4. Che cosa intende Le Corbusier per funzioni urbane?
 

Secondo Le Corbusier le funzioni urbane rappresentano ciò che la città può fare per l’uomo. La città è in grado di soddisfare le esigenze della vita umana solo attraverso una costante, capillare, organizzazione razionale. Una città a misura d’uomo è una città progettata secondo criteri razionali in ogni sua parte, in ogni sua forma, in ogni sua funzione.
Gli urbanisti possono raggiungere questo risultato solo attribuendo la massima importanza al rapporto uomo-territorio. Non a caso, per Le Corbusier nel XX secolo colui che deve pensare, progettare e realizzare la città non può più essere l'ingegnere dell’età industriale, bensì l'architetto. L'architetto è il solo capace di riconciliare progetto teorico-ideale, realizzazione pratica e gusto estetico.
L'architetto è in grado di riconoscere i bisogni-tipo del cittadino e di tradurli in funzioni e forme urbane adeguate.
Le Corbusier classifica quattro funzioni fondamentali coesistenti nella vita cittadina:

Nella città post-liberale le funzioni privilegiate sono quelle della produzione, in particolare quelle terziarie (commercio, circolazione). Le Corbusier contesta questa graduatoria e sostiene il primato dell'abitare, la funzione più importante della città cui le altre si collegano.