Secondo Le Corbusier non
esiste una gerarchia ben definita tra le varie funzioni. Egli considera
infatti tutte importanti le funzioni volte al soddisfacimento dei
bisogni-tipo dell’uomo.
A questo proposito sono
significative le parole di Le Corbusier stesso:
... Se le nostre
menti sono diverse, i nostri scheletri sono tuttavia simili, i nostri muscoli
occupano lo stesso posto e realizzano le stesse funzioni... .
Da queste parole si capisce
con chiarezza come le funzioni, pur nella loro diversità, non sono
soggette ad una gerarchia e devono essere perseguite senza trascurarne
alcuna.
L'età industriale
ha comunque privilegiato la funzione produttiva e concepito la città
come spazio finalizzato primariamente alle attività produttive,
commerciali ed al profitto. Le Corbusier pensa invece che la funzione umana
primaria, irrinunciabile, sia quella dell'abitare. Nel progettare la città
sarà quindi necessario affrontare e dare soluzioni adeguate alla
funzione dell'abitare.
Per Le Corbusier un'abitazione
standard è un'abitazione che ha caratteristiche che la rendono
adatta ad ogni uomo in ogni luogo. Essa è in grado di soddisfare
i bisogni-tipo dell'uomo. L'abitazione standard è,
secondo Le Corbusier, una vera e propria macchina per abitare.
La casa diviene così uno strumento, pratico, accogliente ed efficiente.