Liceo Statale "G.Galilei" - Voghera

PROGETTO EDUCATIVO EUROPEO 

COMENIUS AZIONE 1

QUALE CITTA' PER L'UOMO

L'IDEA DEL CD ROM

Che cos'è la città ideale? Esiste una città ideale? E se si, in che cosa consiste il suo essere 'ideale' e quale rapporto esiste tra questo suo carattere e la realtà della città umana, dei bisogni, delle sofferenze delle gioie degli esseri umani concreti?

Il Progetto Educativo Europeo Quale città per l'uomo, proprio partendo da queste domande, ha voluto cercare nella storia della città europea le radici di questo eternamente risorgente gioco di specchi tra città ideale e città reale ed utilizzare questa riflessione storica per interrogarsi, nell'arco triennale di sviluppo del progetto, su tre domande:

 In questo nostro percorso abbiamo scoperto che la storia dell'architettura ha per lo più associato il concetto di città ideale al succedersi di progetti astratti, idealizzati, privi di rapporto con la realtà della città. La città ideale come pura utopia, ottenuta attraverso l'astrazione dalle planimetrie più o meno regolari delle città reali, storiche, di norme (geometriche, estetiche o di altro tipo) di perfezione ideale. Il dibattito sulla città ideale è stato così isolato dal dibattito sulla città reale, storica. Anzi, spesso si è tentato addirittura di sovrapporlo ed identificarlo con quello sull'utopia e sui modelli urbanistici che si sono spesso associati alle utopie, finendo così con il rafforzare l'idea, in realtà a nostro parere molto parziale e sostanzialmente poco corretta, di una teoria della città ideale come storia di rappresentazioni devianti rispetto alla realtà.

Questo approccio ci è sembrato confuso, tale da rendere incomprensibile il rapporto fluido tra storia della città reale e storia della idea di città e la relazione che entrambe intrattengono nella storia della civiltà europea con l'utopia come "sogno di un ordine di vita vero e giusto" (Horkeimer, Aufänge der bürgerlichten Geshichtphilosophie, 1930).

Il Rinascimento italiano (e la sua diffusione europea) ci si è presentato nel corso del primo anno del progetto come un esempio particolarmente interessante di questo rapporto dialettico tra utopia e realtà. La civiltà rinascimentale ci presentava infatti questo continuo intreccio, fatto di parallelismi, contaminazioni e sovrapposizioni, tra utopia e realtà, città ideale e città reale, orizzonte della teoria e dell'idealità riferita ad un cambiamento desiderato e realizzazione praticabile.

Il Rinascimento italiano quindi come momento in cui, pensando la propria perfezione e la possibilità della propria felicità, l'uomo scopre che la città è adatta, se adeguatamente pensata e progettata, a creare con i propri spazi, con l'integrazione delle varie funzioni, le condizioni per soddisfare i bisogni e le aspettative umane, per costruire cioè le condizioni per la felicità della societas hominum.

Gli esempi sui quali ci siamo concentrati sono stati quelli di:

D'altro canto, la cultura rinascimentale, ed in particolare quel suo geniale rappresentante che è stato Leon Battista Alberti, ci hanno proposto una serie di domande di enorme attualità: come possono l'architettura ed il town planning contribuire a costruire le condizioni per una vita felice? Come possono esse contribuire a fare della città una comunità capace di agire in vista di un bene comune? Come è possibile fare della città, dei suoi edifici, dei suoi spazi e delle sue funzioni qualcosa di adatto all'uomo ed alla sua vita?

Queste domande sono ancora oggi quelle con le quali ci dobbiamo confrontare e l'architettura è ancora chiamata a dimostrare di poter ottemperare a questi compiti in maniera ideale, perfetta, di fronte all'habitat informe che caratterizza le città contemporanee, anche quelle europee, di fronte ad un ambiente urbano che ci appare privo di un ordine e di un senso comprensibile e condivisibile per i suoi abitanti e spesso non compatibile con il loro desiderio di qualità della vita.

Il prodotto multimediale che qui presentiamo, realizzato nell'ambito del Progetto Educativo Europeo Quale città per l'uomo grazie al supporto dell'Unione Europea ed al contributo finanziario del Programma COMENIUS, è il risultato della riflessione e del lavoro sviluppati in comune dagli studenti e dagli insegnanti del Liceo Scientifico Statale G. Galilei di Voghera (I), dello Stedelijk Gymnasium di Leiden (NL) e della Escola Secundaria Marques de Pombal di Lisboa (P).


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