Giovani e cinema

Giovani e cinema

Se la letteratura e la musica sia italiana, sia internazionale, ha sempre preso in considerazione il disagio giovanile, il cinema, specialmente a partire dagli anni '60, ha sviluppato questo tema in modo molto più realistico e coinvolgente.
Sulla scia di "Gioventù bruciata", primo esempio di film sulla generazione "dannata", sono nati molteplici ritratti di questa travagliata età. Il giovane si allontana progressivamente dall'adulto, in quanto ha gusti differenti e il suo atteggiamento si discosta in modo definitivo dalle regole stabilite dai genitori.
Abbandonando l'ambiente familiare, l'adolescente deve scontrarsi con la dura realtà del mondo e di conseguenza si trova spesso ad imboccare la strada sbagliata: droga, razzismo, alcoolismo, malattie psicologiche, violenza.
Ne sono esempi significativi film come, oltre al già citato "Gioventù bruciata" :
· EASY RIDER , film manifesto della cultura alternativa anni '60;
· ARANCIA MECCANICA ,il cult di Kubrick che sconvolse il mondo;
· AMERICAN GRAFFITI, spaccato dell'adolescenza anni'70;
· STAND BY ME, simbolo dell'iniziazione all'età adulta;
· L'ATTIMO FUGGENTE, parabola di vita all'insegna del "carpe diem";
· LA SCUOLA, che descrive il disagio giovanile trasportato nell'ambiente scolastico;
· MERY PER SEMPRE, ritratto della realtà di un carcere minorile;
· TRAINSPOTTING, uno dei film più crudi e provocatori degli ultimi anni;
· OVOSODO, l'odissea del crescere giorno per giorno;
· RADIOFRECCIA, musica, miti ed emozioni di una generazione;
· BACI E ABBRACCI, la nascita di sentimenti in un mondo troppo arido.

QUALCHE NOTIZIA IN PIU' SUI FILM ITALIANI :
· LA SCUOLA (1995, di Daniele Lucchetti)
Ultimo giorno di scuola e tempo di scrutini nella 4^ classe di un istituto tecnico alla periferia di Roma con digressioni in flash-back su una gita collettiva a Verona e altri momenti dell'anno scolastico. La scuola raccontata dalla parte dei docenti con una tipologia che ne rappresenta efficacemente il ventaglio di ideologie e comportamenti. Commedia agrodolce con risvolti grotteschi ben strutturata, servita da un'affiatata compagnia di attori in forma.

· MERY PER SEMPRE (1989, di Marco Risi)
Un'insegnante accetta l'ingrato compito di docente nel riformatorio Malaspina di Palermo dove sperimenta il suo metodo antiautoritario e democratico, scoprendo nei ragazzi devianti e sbandati la dimensione della dignità. Un film "giusto" necessario e coinvolgente

· OVOSODO (1997, di Paolo Virzì)
Cresciuto in un quartiere popolare di Livorno, detto Ovosodo, Piero arriva faticosamente al liceo classico, diventa amico del ricco e irrequieto Tommaso, piglia una sbandata per una cugina dell'amico, è bocciato alla maturità e, dopo il servizio militare, trova lavoro nella fabbrica del padre di Tommaso finché gli tocca in premio la coetanea e coinquilina Susy. E si trova sistemato: marito, padre e operaio.

· RADIOFRECCIA (1998, di Luciano Ligabue)
Nel 1993 Bruno, ideatore e unico deejay di Radio Raptus, rievoca, due ore prima della definitiva chiusura dell'emittente, la storia di Radiofreccia, aperta a Correggio nel1975 con un trasmettitore di 5 watt e dischi portati dagli amici, che faceva capo ad un quintetto: Bruno, Tito, Iena, Boris e Freccia che era il loro leader e poi morirà di overdose di eroina. Genuino, simpatico nostalgico ma senza autocompassione, governato da un'apprezzabile discrezione nello sguardo, nel disegno dei personaggi e nella naturalezza della recitazione.

· BACI E ABBRACCI (1999, di Paolo Virzì)
Tre ex operai di Livorno senza lavoro hanno messo in piedi, con l'aiuto dei familiari e delle cambiali un'allevamento di struzzi nella valle del Cecina. Per ottenere finanziamenti dalla Regione invitano a cena per Natale un assessore. Per un equivoco accolgono, scambiandolo per l'ospite, un intronato ristoratore salernitano nei guai più di loro. E' confermata la capacità di raccontare il disagio antropologico-culturale della presente società, il colorito e preciso lavoro sui personaggi, l'abilità nel descrivere un ambiente provinciale, il sapiente equilibrio tra l'acre e il tenero, l'affetto e la lucidità con qualche caduta di stile e contrappunti sfocati.