Ischia, Isola Verde e della Salute
Leggenda
Venere, che aveva sempre amato le isole, allorché Giove, nella Guerra dei Giganti, scagliò una montagna sicula contro Tifeo, seguì, con il veloce carro di Ares, il formidabile volo fino alla Caduta.
Essendo quest'ultima avvenuta nel più bel golfo del mondo, intuì che da quella montagna e dal quel mostro avrebbe avuto origine un'Isola nuova e pensò così di aggiungere quest'altra gemma alla corona delle sue terre. Quando infatti il fuoco delle cento bocche di Tifeo formò un mirabile sistema di colline intorno al monte centrale, Venere, col suo potente fascino e con l'aiuto dell'amico Pito, riuscì a placare l'ira di quell'indomito e non solo riuscì a convertirlo a Giove, ma lo rese così benigno e generoso, da chiedere e ottenere che le sue calde lacrime volgessero sulla nuova terra in ruscelli ricchi delle virtù sanatrici inventate da Apollo. Quindi la Dea, fatto tessere dalle sue ancelle un gran velo d'argento, ne coperse l'orrida Isola, trasformandola in un verdeggiante giardino di pace e di incanto. Da allora Tifeo, ogni tanto, abbandonandosi al suo istinto, scuote la terra.
Superficie
46 km 2; circa 4 volte e mezzo l'Isola di Capri
Posizione
A 18 miglia da Napoli e a 10 km dal Promontorio di Torregaveta.
Popolazione
50,000 c.a. abitanti, che diventano 500,000 nel mese estivo.
Comuni
Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana, Barano.
Rilievi
Monte Epomeo,789 m.
Origine geologica
Emerse dal mare verso la fine del Terziario per effetto di un eruzione sottomarina; per questo tutto il suo territorio è costituito da lava vulcanica.
Clima
Mite, ma piuttosto umido con piogge limitate. La temperatura che si aggira sempre attorno ai 14°-22°C, scende a 8°C solo in inverno.
Storia
Nel 3500 a.C.(Neolitico) si ha la certezza dell'esistenza dell'uomo in queste zone grazie al ritrovamento di resti di antiche fornaci e vasi di creta; per questo la città fu chiamata “Pithekussai”, da “Pithoi”, che in greco significa “vaso di creta”. Ancora oggi si pratica tale produzione artistica famosa in tutto il mondo.
Nel IX-VIII sec. fu abitata dai Fenici e successivamente da popoli greci.
Nel V sec. a.C. subì l'occupazione dei Cumani che con l'appoggio dei Siracusani cedettero Ischia a Gerone, tiranno di Siracusa.
Verso l'82 a.C. Ischia passò dal controllo di Napoli a quello di Roma, finché per soddisfare un capriccio di Giulia, figlia di Ottaviano, Roma barattò l'isola di Ischia con quella di Capri.
Verso la metà del 1000 seguirono invasioni da parte di popolazioni germaniche e degli Aragonesi, durante le quali le popolazioni isolane subirono devastazioni e morte.
Ad un successivo periodo di tranquillità seguirono le prime incursioni piratesche.
Dopo varie vicissitudini vi ci giunse la dinastia dei Borboni, il cui re Ferdinando II fece costruire il suo Palazzo Reale e trasformò l'antico lago nel Porto di Ischia.
Il Castello di Ischia o Aragonese
È stato costruito la prima volta nel 474 a.C. su uno scoglio di lava vulcanica a 113 m sul livello del mare e fu chiamato “Castel di Gerone” dai soldati di Gerone. Nel 1757, nel Castello era concentrata tutta la nobiltà, la borghesia, il clero, le autorità, gli uffici pubblici, le chiese e le officine; questa situazione si mantenne tale finché verso la fine del 1700 gli abitanti cominciarono a spargersi per l'Isola, abbandonando a poco a poco il Castello che divenne un inutile e abbandonato scoglio. Così nel 1913 cessò di appartenere al Demanio dello Stato e fu venduto ai privati con conseguente consumo e parziale distruzione dell'edificio.
Grazie alla natura vulcanica dell'isola esistono decine di bacini idrotermominerali, i più antichi dei quali sono conosciuti con i nomi di Bagni del:
• Fornello e Fontane;
• Gurgitello;
• Cotto e Singalla;
• Castiglione-Castaldi;
• Rita
• Citara
Da questi bacini gli stabilimenti disseminati in tutti i comuni dell'Isola attingono acque minerali.
Le qualità terapeutiche di queste acque variano da fonte a fonte ma sono tutte utilizzabili per la cura delle affezioni artritiche e reumatiche. Inoltre quest'Isola è ricca di altre sorgive minerali, generalmente riconosciute per toniche, stimolanti, diuretiche e risolutive di parecchie affezioni dell'apparato digerente, ed in particolare del fegato, della milza, del pancreas, come quelle di Gurgitello e di Citara.
