Terme e storia

 

L'uso dei bagni e delle cure termali, al di là del periodo di fioritura romana, continua nella storia assumendo di volta in volta il ruolo di una moda, una prassi medica o uno strumento di svago e di relax.

Citiamo a titolo di esempio altre località termali italiane, che hanno avuto particolare fortuna in determinati periodi storici:

ABANO TERME (PD) sorge alle pendici dei Colli Euganei, formatisi circa 34 milioni di anni fa in seguito alle alluvioni della pianura Padana e a fenomeni di vulcanesimo sottomarino. L'elemento caratterizzante del territorio aponense è la presenza di sorgenti termominerali famose fin dall'antichità. L'antica frequentazione delle terme, se pur con momenti di relativo abbandono è documentata fino a tutto il V secolo d. C. Un periodo di notevole fulgore per le terme si è avuto anche nel XX secolo: dopo la prima guerra mondiale la tradizionale attività legata alle cure termali conobbe un formidabile sviluppo dovuto alle nuove conoscenze tecnologiche che permisero l'apertura di pozzi artificiali nei pressi dei quali furono realizzati molteplici stabilimenti termali.Nel 1926 fu approvata una legge che aboliva la gestione privata delle risorse termali e stabiliva un nuovo regime regolato dal sistema delle concessioni pubbliche la cui gestione fu affidata alle Aziende di Cura e Soggiorno. La ricaduta di questo provvedimento non tardò a manifestarsi e nel 1931 gli alberghi segnalati ad Abano erano 21.Nel secondo dopoguerra fu sviluppata una politica sanitaria di tipo assistenziale che permetteva la fruizione delle terapie termali ad un vastissimo pubblico. L'incremento delle presenze aumentò in modo vertiginoso e di conseguenza furono aperti numerosi pozzi artificiali e costruiti nuovi stabilimenti.La città conobbe un rapido sviluppo urbanistico: alla fine degli anni cinquanta gli stabilimenti segnalati erano 54.

COMUNE DI BAGNI DI LUCCA (LUCCA) . Le memorie più antiche dei bagni di Lucca si fanno risalire alla Contessa Matilde che nel 1099 per rendere più facile l'accesso alla sorgente fece erigere il famoso Ponte della Maddalena a Borgo a Mozzano.
Dal XIV sec. scrittori e medici celebrano le terme della Contessa Matilde ma il periodo di massimo splendore venne raggiunto durante il regno della principessa Elisa Baciocchi, della reggente Maria Luisa e soprattutto del figlio duca Carlo Ludovico (prima metà dell'800), che vollero dotare il complesso di comodità e servizi tanto da fare dei Bagni di Lucca una delle Stazioni termali più importanti ed eleganti d'Europa. Nel 1827 il conte Niccolò Demidoff fece costruire uno spedale (progetto ing. G. Marracci) per consentire le cure termali anche ai meno abbienti, oltre ad ulteriori bagni destinati agli infermi e agli indigenti.
Risale al 1839 la costruzione del Casinò (arch. G. Pardini) destinato ai giochi d'azzardo e trasformato in seguito (1846) in sala per le feste da ballo.
Dal 1863 la denominazione Bagni di Lucca divenne ufficiale. Molti stabilimenti termali hanno vissuto infatti un periodo di notevole fulgore nell' 800.

BAGNI DI CALDANA (COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA, PISA) . Tracce di antiche costruzioni e di condotti rimandano all'epoca romana; alla fine dell'800, dopo 12 secoli di abbandono veniva eretto un nuovo stabilimento termale cui si aggiungeranno alcuni fabbricati adibiti all'ospitalità.

BAGNI DI CASCIANA, già Bagno a Acqua (COMUNE DI LARI, PISA). Secondo una tradizione diffusa nel XV sec. il primo Bagno si vuole fosse fabbricato dalla Contessa Matilde; nel XII sec. il Bagno è ricordato in vari documenti e apparteneva alla Badia di Morrona.
Nel corso del XV sec. furono eseguiti vari lavori cui seguirono quelli voluti dai Granduchi Medici fra 1575 e 1582; nel 1611 restauri e miglioramenti vennero attuati a spese dei comuni che beneficiavano dell'efficienza dei Bagni, mentre nel 1621-22 fu restaurato il Bagno dei Lebbrosi. Nuove sorgenti furono scoperte e attivate nel 1624.
Dopo una visita (1780) di Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, nel 1798 iniziarono lavori sostanziali di miglioramento delle strutture, cui fecero seguito quelli decretati nel 1824 da Ferdinando III.
Il rifacimento completo delle Terme realizzato dal comune di Lari nel 1862 su progetto del prof. Cipriani e dell'arch. G. Poggi venne inaugurato nel 1872. Nel 1899 il centro era considerato un "frequentatissimo e ricercato luogo di bagni"; l'edificio dei bagni "occupa col suo elegante e artistico prospetto uno dei lati della piazza del paese, è amplissimo, ben disposto, sontuosamente arredato. I bagni tutti costruiti in marmo di Carrara corrispondono lungi due grandiose corsie parallele e sono provvisti di ogni comodità. Vi sono bagnetti separati, bagni comuni, camerini per applicazioni fredde, per immersioni calde e temperate. Nel piano superiore è il “Casino di ricreazione".

CHIANCIANO (COMUNE DI CHIANCIANO, SIENA) . I Bagni di Chianciano già denominati di S. Agnese o Sellena sono ricordati dall'XI secolo; ne ebbero la proprietà prima i Vallombrosani, poi i Camaldolesi, e infine il Comune di Chianciano che nel 1320 li cinse di mura fortificate.
Numerosi e importanti restauri delle fonti vennero realizzati dopo la relazione (1676) dell'Auditore Bartolommeo Gherardini a Cosimo III.
Il Bagno detto di S. Agnese venne completamente riedificato nel 1795 e successivamente ampliato e dotato di camerini, vasche, stanze da docce, da toeletta, con il finanziamento del Conte Giovanangiolo Bastogi. Lo stabilimento detto dell'Acqua Santa venne edificato nel XVII sec. (1674 c.)mentre il Bagno detto Casuccini sorse dopo che venne imbrigliata una nuova polla d'acqua nel 1790.
A poca distanza si trova la sorgente detta Acqua della Strada.

BAGNO DI CHIECCINELLA (COMUNE DI SAN MINIATO, FIRENZE). Nel 1845 era in costruzione uno stabile nel quale si provvedeva allo sfruttamento industriale delle acque gassose del torrente Chiecinella, e per incrementare tale attività veniva aperta la strada Palaia-Ponte a Egola (1850).
Stabilimento era costituito dalla "fabbrica decorosissima del bagno con vasche, bagnetti, stanze di ritrovo e conversazione, alloggi convenientissimi ".

BAGNI DI SAN FILIPPO (COMUNE DI ABBADIA S. SALVATORE, SIENA). Sembra che l'uso dei Bagni di S. Filippo non fosse ignoto ai romani, mentre sono ricordati nel XIV sec. da Ugolino da Montecatini.
In età granducale il fabbricato dei Bagni venne ricostruito (1555) ma sono gli interventi condotti dall'arch. Leonardo De Vegni (1761-65, fabbrica dei tartari) ad avere rinnovato il complesso.
Nella seconda metà dell'800 furono realizzati alcuni ampliamenti delle Terme "poste nel centro del villaggio senza essere grandiose e spaziose, sono decorosissime, provviste di comodità e di moderno corredo".

FIUGGI (Frosinone) Le acque di Fiuggi erano note fin dall'epoca romana come "Fons Arilla". Infatti nella zona dove scaturiscono queste sorgenti sono stati trovati ruderi di costruzioni e resti di vie romane. Nel medioevo divennero famose perché Papa Bonifacio VIII ne faceva regolare uso per curare la sua calcolosi renale; più tardi Michelangelo, nel 1549, ne trasse giovamento contro il "mal della pietra" che lo affliggeva. Ma molti altri personaggi famosi, anche nel XX secolo, hanno frequentato queste terme.

BAGNO DI MONTALCETO(COMUNE DI ASCIANO, SIENA). L'uso di queste acque era conosciuto dal XIV sec. come testimoniano varie deliberazioni della Repubblica senese che vi fece fare numerosi lavori; i Bagni di Montalceto vennero compresi nella donazione fatta dalla Signoria di Siena alla famiglia Borghesi, come risulta da un atto di permuta fatto nel 1801 da Scipione Borghesi con le monache di S. Chiara.
Gli edifici termali sorsero solo nel 1830 ad opera del privato proprietario e furono dotati di bagnetti e sale per le immersioni e per le docce, camere da alloggio, sale di ritrovo e conversazione.

MONTECATINI TERME. Le sorgenti termali risalgono ad età antica ma solo tra il ‘300 e ‘400 sono state rese note. Il primo bagno “Il Bagno Nuovo” venne realizzato nel 1370 dalla Repubblica di Firenze trasformato poi in peschiera palustre e semidistrutto nel 1554 durante la guerra contro Siena. Dopo anni di tentativi per ottenere finanziamenti dal Governo si ebbe il primo vero restauro nel 1740, la figura più imminente fu però l'architetto toscano Paletti, che segnò il passaggio tra architettura del ‘700 e Neoclassicismo.

BAGNO A MONTIONE (AREZZO). I pregi delle acque di Montione erano conosciuti dai tempi antiche; nel 1561 la Fraternità dei laici di Arezzo si rivolgeva al Comune di Arezzo per fare riconoscere l'opportunità di utilizzare l'acque acidulo-solforica detta acqua cetra o cedra.
Solo nel 1819, sotto il Granduca Ferdinando II d'Asburgo Lorena si allacciarono le polle e si costruì un modesto fabbricato con una casetta per uso di bagno; nel 1823 la gestione dello Stabilimento, di proprietà del R. Spedale di Arezzo, era affidata ad una Deputazione.

MONSUMMANO (COMUNE DI MONSUMMANO, LUCCA).
Sono presenti due stabilimenti termali, Giusti e Parlanti.
Lo stabilimento Giusti nasce a seguito della scoperta di una grotta (1849) in cui la presenza di vapori caldo-umidi generati da un lago sotterraneo poteva essere utilizzata per la cura di malattie di origine reumatica, attraverso la tecnica della sudorazione.
Nel 1852-53 il proprietario, Domenico Giusti, provvedeva a realizzare un ingresso agevole alla grotta e a edificare una prima struttura di accoglienza; più consistenti furono i lavori realizzati dal capomaestro Bernardo Bernardini nel 1860-61 e relativi ad un ampliamento degli edifici e sistemazione del giardino. Nel 1873-74, per rispondere alle crescenti richieste del pubblico richiamato dalla fama della grotta e dagli effetti delle cure, venne edificato un ampio ed elegante albergo (Vittorio Emanuele) inaugurato nella stagione 1875; nuovi lavori di ristrutturazione dei fabbricati e di sistemazione dei viali e piazzali furono condotti nel 1883-84 su progetto dell'arch. Giacomo Roster.
"La grotta è accomodata in modo che i bagnanti possono percorrerla in ogni senso e star seduti a loro bell'agio nelle diverse località che per il differente grado di temperatura si dicono Paradiso, Purgatorio e Inferno".
Lo stabilimento Parlanti è legato alla presenza di una sorgente di acqua calda situata alle falde del monte di Monsummano e denominata "dell'acqua calda o bagno dei calli"; nel 1777 Gioacchino Parlanti acquistò dall'Ospedale di S. Maria Nuova di Firenze il terreno su cui si trovava la sorgente, ma solo nel 1864, dopo il riconoscimento degli effetti terapeutici dell'acqua la famiglia Parlanti iniziò la costruzione dello stabilimento termale corredato di un albergo circondato da ampi giardini. Tra 1887 e 1891, per migliorare e ampliare le possibilità di utilizzo delle acque, venne scavata una grotta, ampliando una cavità esistente, in cui i bagnanti potevano sottoporsi alle cura per sudorazione naturale, come nella grotta Giusti.
"Vi si fanno bagni notevoli a vapore, bagni termali ad immersione, doccia a uso di Aix les Bains".

BAGNO DI PITIGLIANO (COMUNE DI PITIGLIANO, GROSSETO). Forse risalente ad epoca etrusca, ma la creazione dello stabilimento risale al 1866 ad opera di una Società promossa dal Sindaco che la donò poi al Municipio; il Bagno è abbastanza decoroso, ha 2 vasche scoperte, numerosi bagnetti, camere da letto, salotto da ritrovo, cucina, ecc.

SALSOMAGGIORE TERME , comune dell' Emilia-Romagna (prov. Parma), a 160 m d'alt. in una conca fra colline, alla confluenza dei torrenti Citronia e Ghiara; 81,68 km²; 17.880 ab. (Salsesi). Importantissima stazione termale, già nota in epoca remota per le sue saline, fu valorizzata a partire dal 1839 per le qualità terapeutiche delle sue acque salsobromoiodiche, estratte da profondi pozzi, utilizzate nelle malattie ginecologiche, reumatiche, artritiche e in altri casi. L'abitato presenta belle zone con parchi e caratteristici, lussuosi edifici alberghieri e termali di gusto Liberty. Nel territorio comunale si trovano alcuni castelli medievali, tra cui quello di Tabiano eretto nel XII sec., il Poggio Diana (giardini) e i bagni di Tabiano, con acque sulfuree

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