La città non è
mai totalizzabile né definitivamente compiuta. In ogni istante vi
è qualche area o qualche veduta che rimane inesplorata. Nulla è
mai sperimentato singolarmente, ma sempre in relazione alle sue adiacenze,
alle sequenze di eventi che conducono ad esso, alla memoria delle esperienze
precedenti.
In una città gli
elementi mobili (es. la gente) hanno la stessa importanza di quelli fisici
fissi.
La città non è
soltanto oggetto di percezione, ma è anche il prodotto di innumerevoli
operatori che ne mutano ripetutamente la struttura.
Benché sia stabile
nei grandi lineamenti, la città cambia costantemente nei dettagli.
La possibilità di controllare la sua crescita e la sua forma è
sempre parziale; la città non è una struttura stabile e conclusa,
è piuttosto una successione continua di fasi.