Broadacre City
è una città capace di rendere l’uomo libero, di consentirgli
cioè di fare quel che desidera fare e quando vuole farlo. Ciò
è possibile perché Broadacre stessa è una città
libera in quanto edificata secondo i criteri della democrazia. In effetti
la nuova città, pur conservando il nome di city, rifiuta non solo
l'idea della megalopoli, ma l’idea stessa tradizionale di città.
La natura diventa ora
un ambiente continuo, nel quale tutte le funzioni urbane sono disperse
e isolate sotto forma di unità ridotte. L’alloggio è individuale;
non appartamenti bensì case di tipo particolare, ognuna delle quali
dispone di almeno quattro acri di terreno che gli abitanti destineranno
all’agricoltura (attività privilegiata della civiltà del
tempo libero, secondo Wright) ed alle varie occupazioni del tempo libero.
Talvolta il lavoro affianca
l’alloggio (officine, laboratori ed uffici individuali); talvolta, invece,
si concentra in piccoli centri specializzati: le unità industriali
e commerciali sono ogni volta ridotte alle minime dimensioni consentite
e destinate ad un minimo numero di persone. Lo stesso si può dire
per i centri ospedalieri e gli enti culturali: di piccole dimensioni, essi
vengono moltiplicati per compensare la dispersione della popolazione.
Tutte questa cellule (individuali
e sociali ) sono collegate tra loro attraverso una notevole rete di strade
terrestri ed aeree: l’isolamento ha senso solo se può ad ogni momento
essere interrotto.